E CHI HA DETTO CHE ALLE CORSE NON CI SONO PIU’ GLI SPETTATORI?
TRE RIFUGI VAL PELLICE 2025: DOPO
M&B DEMATTEIS RE DEL PRA, ALICE MINETTI E GIULIA OLIARO LE REGINE E ALBERTO FERRERO E NOEMI BOGIATTO PRIM* NEL MISTO.
Cosa scrivere per l’archivio della memoria che rimarrà nel tempo, in sostituzione dell’effimero mal di gambe prodotto dallo sforzo atletico, consolidando splendidi ricordi che in età senile aiuteranno a dimenticare rimorsi e rimpianti dell’umana esistenza?
Albert Camus affermava: “Non camminare davanti a me, potrei non seguirti. Non camminare dietro di me, non saprei dove condurti. Cammina al mio fianco e saremo sempre amici”. Però, il filosofo francese non aveva tenuto conto, nella profondità dei suoi pensieri, di pendenze e dimensioni del sentiero che conduce al Colle Manzol che non permette la pratica del suo “desiderata”.
Più saggio di Camus tale Luciano Monnet da Prarostino che sentenziò, al tramonto dello scorso millennio: “Individuale è una Corsa in Montagna, a coppie è la Tre Rifugi!” ed è stato quest’ultimo assunto a prevalere nelle scelte organizzative targate 2025.
Tralascio riflessioni filosofiche per immergermi in quella che è la Storia della 47° edizione della regina delle “Inutili Fatiche” di quello sport un tempo definito “Marcia Alpina” ed oggi assunto agli onori di termini anglofoni più in linea con le attuali esigenze dettate da ragioni di moda, tecniche e… commerciali.
Tornata alla classica formula “a coppie con partenza a cronometro” ha preso il via sabato 26 luglio nella accogliente Conca del Pra situata nel Comune di Bobbio Pellice (To) la 47° edizione ufficiale (più tre edizioni apocrife) della tre Rifugi Val Pellice. In quella località si sono concentrate 218 coppie di atleti (su 227 iscritte) nonostante i limiti di accesso posti dalle Autorità ambientali a difesa (anche) della Salamandra nera colà abitante in un numero limitato e protetto di esemplari.
Il maltempo che ha accolto il primo mattino ha indotto a serie riflessioni il Comitato organizzatore (temperatura precipitata, neve a 2800 mt e pioggia battente) ma la speranza è stata, come di consueto, l’ultima a morire ed il vento del sud-ovest ha fatto pulizia di ogni timore consegnando ai partecipanti il clima ideale per la performance sportiva!
La partenza, avvenuta per la prima coppia alle ore 9,00, e l’arrivo dell’ultima coppia alle ore 15,35 dopo avere fatto conoscenza, forse non proprio amicizia, con i Colli Barant e Manzol e con i Rifugi Jervis, Barbara e Granero, hanno determinato i vertici delle tre categorie proposte dal regolamento prevedendo per i rispettivi vincitori un premio aggiuntivo di € 2.000 nel caso del miglioramento del rispettivo record.
Di seguito la sentenza emessa dai 21,7 km e 1700 metri di dislivello:
ASSOLUTA MASCHILE
Martin e Bernard Dematteis (Sarvanot), pur mantenendosi abbondantemente al di sopra del loro record (2.03’14” – 2019) si sono imposti con autorevolezza nella categoria maschile con il tempo di 2.11’10”.
I giovanissimi emergenti cuneesi Elia Bongiovanni e Massimilano Durbano (Nome not found) si presentano al cospetto della Regina delle Corse in Montagna impiegando 2.21’41”
Il “Senatore” Paolo Bert (13 vittorie) in compagnia dell’emergente Stefano Vota conquista la 3° posizione in 2.21’56”.
“Free Palestine Wild Boyz” è il nome della 4° squadra composta da Lorenzo Becchio e Giacomo Bruno (2.22’23”) che voglio citare per il valore aggiunto dato alla loro performance sportiva.
ASSOLUTA FEMMINILE
Alice Minetti e Giulia Oliaro (Ali & Giuly) con primo posto e record che frutta almeno una cena (abbondante) con il tempo di 2.40’18”.
Giorgia Arezzi e Ilaria Lo Prete (Trail Sisters) seconde classificate con copioso assegno (di cartone) e con il tempo di 3.12’08”
Elisabetta Tizzani e Giulia Segatto (All’ultimo minuto) in contraddizione con il Nik Name prescelto conquistano il terzo gradino del podio in 3.19’08”
COPPIE MISTE
Noemi Bogiatto e Alberto Ferrero (Cip e Mic) formano la coppia ideale e Noemi da seguito ai suoi triathletici successi mondiali trova il giusto compagno per l’Inutile Fatica, anche questa con record con il tempo di 2.33’51”
Noemi Bouchard e Samuele Barale (Bonnie & Clyde), la giusta unione di forze emergenti, punta in alto e il secondo gradino del podio è affare loro in 2.44,17”
Annelise Felderer e Markus Planoetcher (Laufferunde Santal), giungono dall’Alto Adige per difendere il loro record a coppie. Lo consegnano ad altre mani (miste) ma conquistano una prestigiosa terza posizione in 2.47’17”.
Note di servizio finali:
Organizzazione a cura del Cai Uget Val Pellice con collaborazione tecnica dell’Atletica Val Pellice e approvazione Uisp (Pinerolo) e Fidal (Piemonte).
Servizio fotografico ufficiale: Wild Emotions – www.wildemotions.cc
Classifiche su www.ficr.it
Carlo Degiovanni





